Il consiglio di DICEMBRE (2018)

La misericordia è la prova tangibile della nostra unione con Dio

Dio ci accorda le sue benedizioni affinché possiamo estenderle ad altri.   Fino a quando accetteremo di essere dei canali che Dio utilizza per manifestare il suo amore, egli veglierà su di noi.  Quando chiedete a Dio il vostro pane quotidiano, egli vede la vostra disponibilità interiore a condividerlo con altri, più bisognosi di voi. Quando pregate:” Dio, sii placato nei miei confronti perché sono un peccatore” egli nota se siete sensibili alle necessità di coloro che ci circondano. Questa è la prova della nostra unione con Dio: essere misericordiosi com’è misericordioso il nostro Padre celeste. […]

Compiendo le stesse opere di Cristo, provvedendo ai bisogno dei malati e degli afflitti come lui stesso ha fatto, svilupperemo un carattere cristiano. È per il nostro bene che Dio ci ha chiamati alla rinuncia in favore dell’Opera di Dio, per portare la nostra croce, per lavorare e sacrificarci cercando di salvare ciò che è perduto.  Questo è il metodo eliminare gli aspetti negativi e acquisire quelle preziose doti che caratterizzavano la personalità di Gesù.  L’anima dev’essere purificata da tutte le scorie, tramite la santificazione della verità (…).

Con la grazia di Cristo i nostri sforzi per svolgere un’azione positiva nei confronti degli altri non rappresenteranno soltanto il segno della nostra crescita nella santificazione, ma accresceranno la nostra felicità futura ed eterna.

Tutti coloro che hanno collaborato con Cristo si sentiranno dire: “Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti. Vieni a partecipare alla gioia del tuo signore!” (Mat. 25:21 Tilc).


“Consigli sull’economato cristiano” E.G.White – Ediz. AdV